*in foto Rosario Angelo Livatino (Canicattì, 3 ottobre 1952 – Agrigento, 21 settembre 1990) è stato un magistrato italiano, assassinato dalla Stidda su una strada provinciale ad Agrigento.
È venerato come beato e martire dalla Chiesa cattolica.
TEMA DEL MESE: I RICORDI – L’EDITORIALE – Come procede questa estate? Spero bene.
Mai come adesso a confronto con gli anni passati necessitiamo di Relax, continuiamo ora a godere del sole,
del fresco notturno e a ridere tra le compagnie a noi preferite. Agosto è il mese il mezzo all’anno, quello più acuto, più caldo e intenso. Se non siete andati in vacanza, magari ne avete programmata una, dove andrete? Sarete nello stesso posto degli altri anni? Avrete un’altra destinazione? Cosa faremo, dove saremo fisicamente … dove andremo mentalmente ?
Sapete sono stato a un matrimonio pochi giorni fa, ho ritrovato ragazzi con cui crebbi insieme e che per
otto o dieci anni non ho visto: ero in mezzo a cugini, fratelli, zii, madri e padri.
La mia famiglia non vive solo qui fra labroniche sponde, la mia famiglia, come qualsiasi altra, è anche in
Veneto, in Calabria, in Liguria, è in Australia, in Canada e chissà altro dove.
Ma per quest’ occasione, le distanze geografiche e temporali non v’erano più: avevamo annullato le uniche vere convenzioni negative che privano di fondo i rapporti umani: le distanze mentali.
Circondato da un corollario di storie umane e personali che solo nei loro occhi potevo percepire, eravamo
uniti da un’unica cosa … i Ricordi.
Così, i ricordi di una giovane sposa che da bambina si è fatta donna e che si avvia alla sua prossima vita per progetti di naturale desiderio, e di altri cugini che rammentavano la felicità passata da bambini, ora uomini e padri sparsi per questo nostro stivale mediterraneo, ci avevano uniti dopo anni …
tutti insieme a dispetto delle barriere del tempo.
Ordunque splendidi redattori, per il continuo della nostra linea editoriale, abbiamo trovato una canzone
che si chiama “Solamente Amore” .
Invero, è una dedica a un giovane magistrato ucciso dalla mafia locale siciliana nel 1990.
Si chiamava Rosario Livatino.
Di seguito le parole:
“ Non mi chieder niente che io non so che dire
che io di risposte non te ne so dare.
Questo futuro incerto senza prospettive,
questo presente che … che non so più che fare.
E se non c’è più tempo andiamolo a cercare
se non c’è più vento andiamolo a sognare
E tu correvi forte ma solo per gridare
che tu cercavi solo, solamente amore … solamente amore ”
È interessante come i testi possano essere molto più profondi di una semplice prima lettura.
Quante volte c’è incertezza nei percorsi o progetti da intraprendere, e quanta infinita volontà e
desiderio di perseguire un proprio cammino abbiamo dopo i periodi bui.
Non sono forse i Ricordi che mi hanno dato la forza di resistere?
Sono i ricordi che mi rammentano le promesse fatte, e sempre questi a farne ancora.
Non ho forse costruito su questi, almeno in parte, ciò che si prospetta nel futuro?
È anche merito dei miei ricordi se posso agire moralmente, dal passato non posso far altro che prendere
il meglio, magari vedere quello che è rimasto e continuare a fare le mie personali e intime esperienze,
perché in fondo, saranno i piccoli mattoncini dei ricordi che verranno.
“Se non c’è più tempo andiamolo a cercare
se non c’è più vento andiamolo a sognare”
Buon proseguimento estivo
Paolo Cavaleri